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A Proposito di Pensioni...
Domenica 10 Novembre 2013 19:07

In questi giorni che si "straparla" di pensioni (vedi Renzi in particolare) sarebbe opportuno, prima di straparlare, sapere come funziona la gestione INPS.

La gestione INPS prevede che ogni settore (Industria, Edilizia, Pubblica Amministrazione ecc.) e ogni categoria di lavoratori (operai, impiegati, dirigenti ecc) versi una quantità di contributi al proprio "fondo" commisurata alla quantità di pensioni da erogare.

Ma accade spesso che, per decisioni "politiche", la gestione di fondi in perdita (di recente ad es. dirigenti, pubblica amministrazione (trasferimento all’INPS dell’INPDAP), artigiani, commercianti ecc.) viene ripianata dai fondi che sono in attivo (in particolare il “fondo lavoratori dipendenti” e il fondo dei "lavoratori atipici" [cioè i "precari"]), inoltre l'assistenza (pensioni e assegni sociali ecc.), che dovrebbe essere a carico della fiscalità generale (facendo pagare le tasse a tutti!), per anni è stata posta a carico dei fondi in attivo (sempre quelli dei lavoratori dipendenti!).

 

Allora si dovrebbe porre rimedio a queste distorsioni, separando del tutto l'assistenza dalla previdenza e creando dei compartimenti "stagni" tra i diversi fondi, perchè i contributi versati sono di "proprietà" dei lavoratori e in particolare del "fondo" di cui fanno parte e la solidarietà si esercita nell'ambito del fondo di appartenenza (questa era l'origine della leghe e cooperative dei lavoratori).

Per capire l'entità dei contributi versati a titolo di esempio nel settore "industria" (industrie con più di 50 addetti), i contributi pagati dal datore di lavoro e dal dipendente all'INPS, in % sulla retribuzione "lorda" delle diverse categorie, sono:

Dirigenti 36%; Impiegati 39%; Operai 42%.

Le differenze di aliquota sono dovute alla diversa retribuzione e alla diversa consistenza della forza lavoro per ciascuna categoria, in modo da garantire la pensione all'intera platea dei lavoratori (gli iscritti al “fondo pensione industria” nell'esempio riportato).

All'interno di queste aliquote poi, oltre al "fondo pensione" (IVS), gli impiegati e gli operai pagano anche i contributi per: Disoccupazione, Assegni Familiari, Maternità, Cassa Integrazione e Mobilità.

Le previsioni INPS per il 2013 danno questi risultati (in milioni di euro):

Fondo Pensioni lavoratori dipendenti

+ 8.141

Ex Fondo trasporti  

-1.016

Ex Fondo elettrici

-1.942

Ex Fondo telefonici

-1.195

Ex INPDAI

-3.757

Risultato

+231

  

Gestione speciale di previdenza dei dipendenti ex Inpdap

-7.615

Gestione coltivatori diretti, coloni e mezzadri

-5.602

Gestione artigiani

-5.637

Gestione commercianti

-175

Gestione parasubordinati (cioè i “precari”)

+8.716

Risultato

-10.313

 

Prestazioni Temporanee 

+1.120

 

Quindi per il 2013 si prevede una perdita di circa 9 miliardi di euro, nonostante l’attivo dei "lavoratori dipendenti" di 8,14 miliardi e l’attivo dei “precari” di 8,72 miliardi e l'attivo delle "prestazioni temporanee" (CIG, CIGS, Mobilità, Disoccupazione, Assegni Familiari, Maternità) dei lavoratori dipendenti pari a 1,12 miliardi di euro!

Ogni ulteriore commento è superfluo….


 

 

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