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Napoli, Il Mezzogiorno e la Germania: un caso di scuola

Rai3 - PRESA DIRETTA di Riccardo Iacona
Il Popolo (puntata andata in onda domenica 25 settembre 2011 alle 21.30)

Alcune considerazioni su questa puntata emblematica per capire i meccanismi dei processi di riconversione e quali sono i possibili nuovi  modelli di sviluppo. In questa puntata di Presa Diretta si confronta Napoli con il bacino della Ruhr in Germania (ma anche Roma avrebbe luoghi similari: il Mattatoio, i Mercati Generali, varie aree industriali dismesse ecc), e il Mezzogiorno con la ex Germania Est. Quello che sarebbe importante trarre dal caso Napoli è di capire gli errori fatti da una classe politica, spesso di centro-sinistra, magari anche in buona fede ma del tutto incapace, e che ha prodotto ... anzi non ha prodotto niente. Si dovrebbero prendere questi esempi come "casi di scuola" per capire quello che non bisogna ripetere e come riprogettare il nostro futuro.

 

Di seguito un riassunto della puntata preso dal sito di Rai3 con l'aggiunta di alcune osservazioni. Per chi vuole vedere/rivedere l'intera puntata: http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-9c31e3d9-1474-485a-b12d-3b0154206348.html

In Campania si sono persi 300mila posti di lavoro in pochi anni, a Napoli e provincia il numero degli operai è calato del 48%.
In questa puntata di PRESADIRETTA le tribolazioni di un popolo senza lavoro come conseguenza di questo drastico processo di deindustrializzazione che ha colpito la terza città di Italia e tutta la sua provincia.

Padri e figli lavorano a nero nell'edilizia, nell'industria, nelle botteghe artigiane, nei bar e negli esercizi commerciali: dieci ore per 20, 30, 40
euro; niente contributi previdenziali, assicurazione contro gli infortuni, busta paga, assegni familiari. Per centinaia di migliaia di persone il
sommerso è l'unica forma di accesso al lavoro.

L'impoverimento è tangibile tanto che 700mila persone in Campania vivono grazie ai pacchi alimentari dell'Unione Europea. Molte famiglie rinunciano a mandare i figli a scuola perché non hanno i soldi per le tasse scolastiche e per i libri. In alcune zone il 50 per cento degli studenti lasciano gli studi dopo la terza media, prima di aver compiuto il ciclo dell'obbligo.

Negli stessi quartieri dove vive il popolo è anche insediata la Camorra, ma persino la Camorra è in crisi, e non distribuisce più alla bassa
manovalanza dell'organizzazione i proventi del traffico di droga. Migliaia di famiglie dei detenuti del crimine organizzato non ricevono più i sussidi che la Camorra garantiva alle famiglie dei propri affiliati finiti in carcere.

Sono passati vent'anni dalla chiusura del grande stabilimento siderurgico di Bagnoli: da allora nel Sud e a Napoli e non è stata fatta alcuna
programmazione economica né gli investimenti necessari a costruire nuovi posti di lavoro, quelli veri, con busta paga e contributi.
L'Italsider di Bagnoli, la Dalmine di Torre Annunziata, il Porto di Napoli sono esempi in alcuni casi di mancati investimenti, ma più spesso di soldi spesi senza risultati, senza nessuna rendicontazione, forse rubati?! Solo per la bonifica e la riconversione dell'area industriale ex-Italsider di Bagnoli sono stati spesi 200 milioni di euro, senza nessun risultato se non quello della perdita di 10.000 posti di lavoro e con l'inquinamento ancora diffuso dei terreni e del mare.
Stridente il confronto con quanto, ad esempio, è stato realizzato in Germania nel bacino della Ruhr, in dieci anni è stato completato un progetto di riconversione totale dell'ex area mineraria e siderurgica, realizzando un sistema di 200 musei "industriali", 120 teatri e 250 festival l'anno. L'ex area mineraria della Ruhr è stata dichiarata dall'Unesco "Patrimonio dell'Umanità" e capitale europea della cultura nel 2011. Si registrano 2,2 milioni di visitatori l'anno (quasi come nel sito archeologico di Pompei) , sono stati creati 10.000 nuovi posti di lavoro e sono stati investiti 550 milioni di euro, di cui 300 milioni da fondi pubblici e il resto attirando investimenti privati.

Ma parlare di Napoli significa parlare di mezzogiorno: salvare Napoli significherebbe salvare l'Italia e se il Sud è in crisi trascina nello
stesso destino l'intero Paese, mentre un sud sviluppato diventerebbe un florido "mercato" per la aziende del centro-nord e di tutta Italia. Lo hanno capito bene i tedeschi. PRESADIRETTA infatti è andata a vedere come la Germania è riuscita in venti anni a diminuire drasticamente il gap produttivo tra l'ex Germania dell'Est e quella dell'Ovest. La ricetta è una sola: investimenti, un fiume di soldi ben spesi che sono arrivati nella ex DDR. Se oggi la Germania è il paese europeo che ha resistito meglio alla crisi è proprio grazie a questa politica di sostegno del loro "SUD".
IL POPOLO è un racconto di Riccardo Iacona, Gaetano Di Vaio, e Domenico Iannacone.

 

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